Poesie

Beato Apollinare da Posat

Beato Apollinare da Posat
Sac. francescano cappuccino martire
– Préz-vers-Noreaz (Svizzera) 12 giugno 1739
+ Parigi (Francia) 2 settembre 1792
 
Padre cappuccino svizzero fu insegnante e direttore degli
studenti cappuccini di teologia a Friburgo e vicario in numerosi
conventi.
Svolse il suo apostolato a favore del clero nelle parrocchie
e fu ardente predicatore presso il popolo.
Nell’autunno del 1788 fu inviato a Parigi nel convento
di Marais per assistere spiritualmente
i fedeli di lingua tedesca.
Stava per partire missionario alla volta della Siria,
quando scoppiò la Rivoluzione Francese.
Svolse il suo ministero e apostolato da clandestino fino
all’arresto da parte dei rivoluzionari.
Affrontò il martirio per la fede nella chiesa del convento
carmelitano di Parigi.
Il 17 ottobre 1926 papa Pio XI lo beatificò insieme ad
altre 190 vittime della stessa persecuzione, di cui 94 trucidate
con lui nel convento carmelitano.
 
A Zug tu vesti il saio cappuccino
prendendo il nome di Apollinare.
Attento nello studio e nei servizi,
disciplinato, saggio e di pietà.
 
I superiori furono felici,
come lo eri tu, di pronunciare
la professione dei voti solenni
per diventare un bravo Cappuccino.
 
Ora il tuo cuore è pieno di letizia.
Hai come specchio il Padre San Francesco.
Vuoi esser testimone del Vangelo
con umiltà e intrepido fervore.
 
Con entusiasmo esegui ogni comando.
Tu ti ritieni l’ultimo dei frati.
Hai di ciascuno sempre grande stima.
Sei generoso e pronto ad aiutare.
 
Nella preghiera assidua d’ogni giorno
e col dovuto impegno ti prepari
a divenire un santo sacerdote.
Sei più che consapevole del dono.
 
Sarai ministro come Dio ti vuole:
ardente amore a Cristo Eucarestia;
devoto della Vergine Maria
e servo generoso delle anime.
 
In breve tempo Bulle e Porrentruy,
Sion e Romont e tanti altri luoghi
potranno averti come confessore
ed anche direttore spirituale.
 
Sei chiamato a dirigere la scuola
del nostro studentato cappuccino
e rivestire il ruolo di vicario
nell’adiacente casa religiosa.
 
Dopo Friburgo e Stans vai a Lucerna.
Il tuo lavoro è sempre più intenso.
Sei richiesto in tutte le parrocchie
e volentieri il popolo accorre.
 
A questo punto parti per Marais.
I superiori voglion che tu vada
perché occorre un Padre che confessi
i tedeschi che vivono in quel luogo.
 
La Francia è come pentola sul fuoco.
Dovunque sono presi i religiosi
e fucilati senza alcun processo.
Il padre Apollinare è tra le vittime.
 
Nel convento del Carmelo di Parigi,
sono in duecento e tutti massacrati.
Aveva fatto appena in tempo a scrivere:
“Moriamo per Gesù. Questa è gloria!”.
 
P. G. Alimonti OFM cap, Vento impetuoso, vol. IV, pp 119-120-121