Testimone

La divina bontĂ 

Padre Pio ha scritto: “La divina bontà non solo non
rigetta le anime pentite, ma va in cerca anche delle anime
ostinate” (Consigli ed esortazioni 11).
Pensiamo a quell’ho sete di Gesù agonizzante.
Tutti i commentatori biblici vi leggono la sete delle
anime.
Padre Pio meditando tra le lacrime il “sitio” di Gesù,
scrive a Padre Agostino: “Vorrei che la mia voce arrivasse
a tutti i peccatori: Venite in questa piaga, dove tutto è
amore!”.
Padre Pio con le ferite di GesĂą e col cuore squarciato
per amore, come quello di Gesù, è l’interprete efficace
della bontĂ  misericordiosa del Salvatore.
Quasi a meglio spiegare il suo zelo per le anime,
Padre Pio scrive: “Io non cesso di implorarvi da Gesù le
benedizioni, e pregare il Signore di trasfigurarvi intieramente
in lui.
O figliuole mie!, quanto è bello il suo volto e dolci
i suoi occhi, e quanto buona cosa è lo stare accanto a lui
sul monte della sua gloria! Ivi dobbiamo collocare i nostri
desideri tutti e le nostre affezioni. Noi siamo, contro ogni
nostro merito, sui gradini del Tabor, avendo ferma risoluzione
di bene servire ed amare la sua divina bontà” (LDP,
30).
“Ricordiamoci che il cuor di Gesù ci ha chiamati
non solo per la nostra santificazione, ma anche per quella
delle altre anime.
Egli vuol essere aiutato nella salvezza delle anime”
(AP).
“Che altro ti dirò? La grazia e la pace dello Spirito
Santo sia sempre nel mezzo del tuo cuore.
Metti questo cuore nel costato aperto del Salvatore
ed uniscilo a questo re dei nostri cuori, che in essi sta
come in suo trono regale per ricevere l’omaggio e l’obbedienza
di tutti gli altri cuori, tenendo così la porta aperta,
acciocché ciascuno possa accostarsi per aver sempre ed a
qualunque ora udienza; e quando il tuo gli parlerĂ , non ti
dimenticare, mia carissima figliuola, di fargli parlare ancora
in favore del mio, acciocché la sua divina e cordiale
maestĂ  lo renda buono, ubbidiente, fedele e meno meschino
di quello che è” (LDP , 88).
Ed ecco l’esortazione tanto reale, calda, e comprensibile
a tutti: “Non ti meraviglierai affatto delle tue debolezze,
magari conoscendoti per quella che tu sei, arrossirai
della tua infedeltĂ  a Dio ed in lui confiderai, abbandonandoti
tranquillamente sulle braccia del celeste Padre, come
un bambino su quelle della propria madre” (AP).

P. G. Alimonti OFM cap, Raggi di sole, vol. 1, pp 31-32