Messa quotidiana

Omelia 24-10-16

Santi Angeli di Dio, pregate con noi.

San Luigi Guanella Sacerdote

Fraciscio di Campodolcino, 19 dicembre 1842 – Como, 24 ottobre 1915

Luigi Guanella nacque a Fraciscio di Campodolcino (Sondrio) nel 1842. Nel 1866 divenne sacerdote. Nella sua attività pastorale avvicinò le esperienze del Cottolengo e di don Bosco, che incontrò a Torino e con il quale trascorse tre anni. Nel 1881 fondò i Servi della Carità e le Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Presto da Como si diffusero in Italia e anche in America, Asia e Africa. A Roma, con l’aiuto di Pio X, sorse la basilica del Transito di San Giuseppe. Guanella intervenne con don Orione nel terremoto della Marsica: gennaio 1915. Si spense pochi mesi dopo. È beato dal 1964 e santo dal 2011.

Etimologia: Luigi = derivato da Clodoveo

Martirologio Romano: A Como, beato Luigi Guanella, sacerdote, che fondò la Congregazione dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza per prendersi cura delle necessità dei più poveri e degli afflitti e provvedere alla loro salvezza.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Ef 4, 32 – 5, 8
Camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Fratelli, siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.
Fatevi dunque imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
Di fornicazione e di ogni specie di impurità o di cupidigia neppure si parli fra voi – come deve essere tra santi – né di volgarità, insulsaggini, trivialità, che sono cose sconvenienti. Piuttosto rendete grazie! Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro – cioè nessun idolatra – ha in eredità il regno di Cristo e di Dio.
Nessuno vi inganni con parole vuote: per queste cose infatti l’ira di Dio viene sopra coloro che gli disobbediscono. Non abbiate quindi niente in comune con loro. Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come figli della luce.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 1
Facciamoci imitatori di Dio, quali figli carissimi.

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.

È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.

Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.

Canto al Vangelo Gv 17,17
Alleluia, alleluia.
La tua parola, Signore, è verità;
consacraci nella verità.
Alleluia.

Vangelo Lc 13, 10-17
Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.
Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.
Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».
Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».
Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.