Testimone

Pane degli Angeli

Le due ali della santitĂ  di Padre Pio sono: la Passione
di Gesù e l’amore all’Eucaristia.
Per provare la prima basta ricordare che Padre Pio
ha portato nel suo corpo le piaghe di Gesù per oltre cinquant’anni.
Per testimoniare la seconda è il caso di aprire
l’Epistolario e leggere quelle lettere dove egli parla con
linguaggio di fuoco delle sue esperienze mistiche a contatto
con l’Eucarestia, che egli celebra e riceve. Parla del
fuoco che lo divora mentre ha GesĂą nel petto e della brama
che lo consuma durante l’attesa di riceverlo.
Padre Pellegrino un giorno durante i minuti di ricreazione,
confidò ai confratelli presenti, una punizione inaspettata
del tempo in cui era studente.
Rivolto al Padre, disse: “In quel tempo mi confessavo
da Padre Benedetto, che è stato anche tuo Direttore
spirituale. Mi aveva dato già l’assoluzione e stavo per andarmene,
quando mi richiamò e mi disse: «Domani starai
senza comunione, perché nelle ultime tre confessioni hai
accusato sempre lo stesso peccato»”.
Padre Pellegrino quella penitenza, non la riteneva
giusta.
Padre Pio spiegò: “Tu non apprezzavi abbastanza i
beni spirituali. Con la privazione di essi, Padre Benedetto
ti ha spinto ad apprezzarli di più”.
E aggiunse: “La pena è infernale, ma necessaria per
far diventare i figli della Chiesa meno indegni e più presentabili”.
Il racconto di Padre Pellegrino scosse però l’animo
di Padre Pio, che confidò a sua volta, una simile punizione
toccata a lui.
Padre Pio accennò ai metodi educativi praticati nella
generazione precedente durante il periodo del noviziato,
che prima aveva sede a Morcone.
Padre Pio disse: “Una sera il Padre maestro dei novizi,
senza nessuna ragione mi disse: «Domani starai senza
comunione»”.
A noi è lecito supporre che tale punizione mirasse a
mettere a dura prova l’umiltà e l’obbedienza del virtuoso
novizio.
Padre Pellegrino raccontava: “Non avemmo il tempo
di fare alcun commento, perché Padre Pio scoppiò a
piangere e fummo costretti ad accompagnarlo in cella,
dove certamente continuò a rivivere nel più straziante dolore,
quello che aveva sofferto 50 anni prima”.
Forse nel silenzio e nella solitudine della sua cella
avrĂ  continuato a gridare a GesĂą, che quel giorno lontano
gli mancò: “Gesù, mio amore! Gesù mia vita!”.
La Chiesa chiama l’Eucarestia: “Pane degli angeli!”.
E Padre Pio era l’angelo che viveva di quel pane.
 
P. G. Alimonti OFM cap, Raggi di sole, vol. 1, pp 33-34