Poesie

San Giovanni Crisostomo

San Giovanni Crisostomo
Vescovo dottore della Chiesa – Antiochia c. 349
+ Comana sul Mar Nero 14 settembre 407
 
Dotato di straordinaria eloquenza, è stato soprannominato
“Bocca d’oro”. Vescovo e patriarca di Costantinopoli,
fu moralizzatore dei costumi del clero, dei monaci,
dei laici, della corte imperiale. “Pastore di
anime a tempo pieno” si prese cura dell’educazione
religiosa dei giovani e delle loro famiglie.
Fu benemerito per iniziative caritative e sociali.
Fu molto amato dal popolo. Accusato ingiustamente
dai suoi avversari, fu condannato e deposto. Affrontò l’esilio
in Bitinia, in Armenia; destinato infine a Pizio sul mar
Nero, morì prima di giungervi.
Nel 438 il suo corpo fu trasportato trionfalmente a Costantinopoli.
Era stato riconosciuto innocente.
Nei numerosi trattati a noi pervenuti e nelle sue omelie,
c’è tutta la ricchezza e la profondità del suo pensiero.
 
O splendido fanciullo,
tu vivi nel deserto
la vita solitaria
e la preghiera assidua.
 
Dentro una caverna,
in continuo digiuno.
Non t’importa distinguere
il giorno dalla notte.
 
Ti cibi di locuste
e frutti di boscaglia,
per questo la salute
riceve seri danni.
 
Infine richiamato
dal vescovo in città,
sei ordinato diacono.
È in vista il sacerdozio.
 
Il vescovo Fabiano
ti consacrò Pastore.
E per la tua cultura
ti volle a predicare.
 
Sublime la parola.
Quello che tu colpisci
è tiepidezza e vizio.
Vuoi una Chiesa santa.
 
A cominciar dai preti
ai semplici fedeli
rimproveri avarizia,
esorti a carità.
 
Eccoti Patriarca
lì a Costantinopoli.
Inizi catechesi
in paesi e città.
 
Gli splendidi sermoni
raggiungon le due ore;
ma non si stanca il pubblico
per l’arte e l’eloquenza.
 
Poi gli invidiosi vescovi
decretano l’esilio,
complice Eudossia,
stolta imperatrice.
 
L’imperatore Arcadio
ti fece liberare.
Ma due mesi dopo
di nuovo esiliato.
 
Le rive del Mar Nero
ti diedero riposo.
Ora a Costantinopoli
sei tanto venerato.
 
P. G. Alimonti OFM cap, Vento impetuoso, Vol. II, pp 94-95-96