Poesie

San Pio da Pietrelcina

San Pio da Pietrelcina
Sac. francescano cappuccino
Pietrelcina (Bn) 25 maggio 1887    + San Giovanni Rotondo (Fg) 23 settembre 1968
È un grande santo italiano. È un grande santo francescano.
Dalla terra del nostro sud, ricca ancora di onestà, di fede genuina e di forte tradizione religiosa, Padre Pio si è affacciato sulla scena mondiale per riconfermare la potenza della grazia di Cristo e la perennità del messaggio evangelico affidato alla Chiesa. Quando nella sua vita di sacerdote si sono manifestati carismi e segni eccezionali di santità, è sorto da un lato un popolo immenso di sinceri ammiratori e devoti, dall’altro una banda accanita di gratuiti denigratori. Anche alcuni uomini di Chiesa hanno stentato a capire.
La sua vita è stata un martirio ricolmo di preghiera, carità e immolazione. Le stimmate per cinquant’anni, la Casa Sollievo e i Gruppi di Preghiera intrecciati ad un eroico apostolato sacerdotale, parlano al mondo.
La Chiesa l’ha proclamato Santo, invitando i fedeli a imitare il suo esempio e ad affidarsi alla sua intercessione. La raccolta delle sue lettere in quattro volumi è una preziosa fonte di dottrina ascetica e di esperienza mistica.
O Padre, che mi hai amato tanto
da prender sulle spalle la mia croce,
da sempre io t’ho visto eccelso santo;
sei proclamato adesso a gran voce.
Ti circondò di dubbi e diffidenza
l’autorità. Poi finalmente ha visto
la misteriosa e bella confidenza,
che nel tuo cuor ripose Gesù Cristo.
Fanciullo in te rifulge la purezza,
ch’è profumato fior di paradiso.
Ti dà il pregare mistica dolcezza,
che di superna luce accende il viso.
Quando ti rechi a piedi verso i campi
c’è quel cosaccio, là, sul ponticello:
– Oh, questa volta proprio non la scampi!
Da tanto che t’aspetto, santarello! –
La mamma Peppa t’ha spiegato tutto:
– Oh, dell’inferno non temere tu.
È solo la dimora di quel brutto;
vicino a te c’è sempre il buon Gesù -.
Quando rimani sol nel campicello
ti si presenta lurido serpente.
La notte stai in quel di tuo fratello,
lì, ti percuote assai ferocemente.
Sul seggiolone preghi fino a tardi
seguendo con lo sguardo il bel tramonto.
Tu chiedi al buon Signor che scagli dardi
su te e annulli al mondo il grave conto.
Ti fan corona gli Angeli di Dio,
mandati a te da tanti figli tuoi.
Ascolti con la mente e il cuore pio
e li consoli sempre più che puoi.
T’attende a San Giovanni la tua Verna.
Come per San Francesco e il buon Gesù
– la volontà si compirà superna –
per sempre crocifisso anche tu.
S’aggiungeranno tanti altri doni;
s’aggiungeranno tante altre pene.
A chi t’offende o accusa tu perdoni
e spanderai nel mondo tanto bene.
Confessionale e altare i due poli
donde tu trai l’intrepida costanza.
Col cuore traforato in alto voli
per consegnare al mondo la speranza.
Hai seminato ovunque rose e gigli:
l’amor succhiasti dal cuor di Maria.
Or grida il grande esercito dei figli:
“Con Cristo e con la Chiesa. Così sia”.
P. G. Alimonti, Vento impetuoso IV, pp. 242-3