Messa quotidiana

Santa Messa 24-9-21

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MARIA VERGINE               
DELLA MERCEDE


Tra le famiglie religiose dedicate con vincolo speciale alla Madre di Cristo, vi è l’Ordine della beata Vergine Maria della mercede, fondato a Barcellona nel 1218, per la redenzione dei cristiani prigionieri, da san Pietro Nolasco (†1256) con la collaborazione di san Raimondo di Peñafort († 1275} e di Giacomo I († 1276), re di Aragona. La beata Vergine sotto il titolo «della mercede» è venerata soprattutto in Aragona e in Catalogna, come pure in numerose regioni dell’America Latina. Il formulario, considerato il fine per cui l’Ordine mercedario è stato istituito, celebra anzitutto Cristo «redentore del mondo» (Colletta), che con il suo sacrificio ci ha conquistato «la libertĂ  filiale» (Colletta). Fa poi memoria della beata Vergine che, essendo la serva del Signore (cfr Lc 1,38) ed avendo dedicato tutta se stessa all’opera del Figlio suo redentore (cfr LG 56), giustamente è riconosciuta come congiunta indissolubilmente «alla missione redentrice del Figlio (di Dio)» (Prefazio). La beata Vergine è celebrata come: – nuova Giuditta: come l’antica Giuditta con grande coraggio, liberò il popolo dall’assedio di Oloferne, così Maria, lottando con l’antico serpente, procurò la salvezza al popolo d’Israele e a tutta la Chiesa (cfr Prima Lettura, Gdt 15,8-10.14; 16,13-14); – profetessa della redenzione di Israele: fatta voce del suo popolo, magnifico il Signore perchĂ©, ricordandosi della sua misericordia, aveva soccorso Israele redimendolo dalla schiavitĂą del peccato (cfr Antifona d’ingresso, Lc 1, 46a. 54-55a); – compagna della passione di Cristo: la beata Vergine, che sin dall’«umiltĂ  del presepe»fu accanto al Figlio come madre amorevolissima, stette salda sotto la croce «come generosa compagna della (sua) passione» (Prefazio); giustamente quindi per la lettura del vangelo si prende il testo di Giovanni che riguarda la presenza della Vergine accanto alla croce del Signore (Vangelo, Gv 19, 25-27); – piissima madre, che Dio misericordioso ci ha donato (cfr Orazione dopo la Comunione), e che «con materna sollecitudine» si china sui fratelli del suo Figlio che gemono nell’oppressione e nell’angoscia, perchĂ©, spezzati i ceppi di ogni schiavitĂą, riacquistino la piena libertĂ  del corpo e dello spirito (Prefazio); – nostra avvocata (Prefazio) e celeste patrona (Orazione dopo la Comunione): Maria «esaltata alla Gerusalemme del cielo» (Prefazio), intercede incessantemente per noi. Il formulario è tratto dal Proprio delle messe dell’Ordine della beata Vergine Maria della mercede, Roma 1976, pp. 26-28.50. 

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima LetturaAg 1, 15 – 2,9
Ancora un poco e riempirò questa casa della mia gloria.

Dal libro del profeta Aggèo
L’anno secondo del re Dario, il ventuno del settimo mese, per mezzo del profeta Aggèo fu rivolta questa parola del Signore:
«Su, parla a Zorobabele, figlio di Sealtièl, governatore della Giudea, a Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo, e chiedi: Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi?
Ora, coraggio, Zorobabele – oracolo del Signore –, coraggio, Giosuè, figlio di Iosadàk, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese – oracolo del Signore – e al lavoro, perché io sono con voi – oracolo del Signore degli eserciti –, secondo la parola dell’alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall’Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete.
Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po’ di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. Scuoterò tutte le genti e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. L’argento è mio e mio è l’oro, oracolo del Signore degli eserciti. La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace». Oracolo del Signore degli eserciti.  

Salmo Responsoriale
Dal Salmo 42 
Spera in Dio, salvezza del mio volto e mio Dio.

Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente spietata;
liberami dall’uomo perfido e perverso.

Tu sei il Dio della mia difesa:
perché mi respingi?
Perché triste me ne vado,
oppresso dal nemico?

Manda la tua luce e la tua veritĂ :
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all’altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Canto al Vangelo   
Mt 10,45
Alleluia, alleluia.

Il Figlio dell’uomo è venuto per servire
e dare la propria vita in riscatto per molti.
Alleluia.

Vangelo   Lc 9, 18-22
Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto.

Dal vangelo secondo Luca
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
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