Poesie

L’abito nuziale

La mensa è imbandita,
il Padre tutti invita.
L’invito è verità;
la mensa è carità.

Si vien dai quattro venti
e tutti son contenti.
La festa non annoia,
perché c’è tanta gioia.

Età e provenienza
non fan la differenza.
Se povero o ricco,
non è ragion di spicco.

Ci sono bianchi e neri,
tutti belli e sinceri.
Si parlan mille lingue,
lo sguardo li distingue.

Non servon lampadari.
Appaion tanti fari
i lor giocondi volti,
e sì, che sono molti.

Chi passa a servire?
Non so se puoi capire.
Non sembrano persone,
di Dio sono icone.

Sono esseri perfetti;
da Dio sono eletti
a dispensar l’amore,
che sazia ogni cuore.

Non c’è rumor di piatti
né ricercati atti,
le tipiche maniere
che fanno il buon mestiere.

Qui tutto è sostanza,
che colma e sempre avanza.
È la felicità,
che ognun riceve e dà.

Ma tutto questo vale
per l’abito nuziale.
Lo devi indossare
o non ci puoi stare.

È Dio che te l’ha dato
quando lavò il peccato.
Poi l’arricchisci tu
con tutte le virtù.

Signore, fammi degno
d’entrare nel tuo regno.
Che accolga il tuo invito,
di carità vestito.

P. G. Alimonti OFM cap, “La via del Sale”, La mente e il cuore, pp 79-80