Poesie

Mentre noi dormivamo (Mt 28,11-13)

Meschina confusione
di guardie a custodia
d’un ignaro tesoro.
 
Oh, quanti strani aspetti
in questo oscuro intrigo
a danno di GesĂš!
 
Con violenta pretesa
hanno spinto Pilato
a dare la sentenza.
 
Insulse le accuse,
pesanti le minacce,
urgente la sentenza.
 
Ha detto che è Re,
ha detto che è Dio,
s’è opposto alla Legge.
 
È falso, tutto falso,
ma sono stati scaltri
e l’hanno fatto uccidere.
 
Ma anche dalla tomba
può venire sorpresa:
“mettiamoci le guardie!”.
 
C’è calma, fino all’alba,
e poi all’improvviso
il suo sepolcro esplode.
 
Le guardie, spaventate,
non sanno cosa fare
e vanno a riferire.
 
“Mentite, vi paghiamo.
Vi diamo un buon prezzo”.
E questo fu giurato.
 
“Mentre dormivamo”.
Non meritate credito;
ognuno lo capisce.
 
Per voi adesso c’è
la tomba e la bugia.
Il Cristo è Risorto.
 
P. G. Alimonti OFM cap, “Mistero”, Il regno, pp 231-232