Poesie

San Clemente I Romano

San Clemente I Romano
Papa martire – (Papa dal 92 al 101)

Terzo successore di San Pietro. Sant’Ireneo dice di lui che “aveva visto gli Apostoli” e aveva ascoltato le loro predicazioni.
Sotto il suo pontificato ci fu lo scisma di Corinto, causato dal rifiuto di alcuni presbiteri e fedeli di obbedire all’autorità del Papa.
Il papa inviò una Lettera ai Corinzi, ancora oggi di grande attualità, in cui interveniva sull’identità e sulla missione della Chiesa.
Ridefiniva, in modo chiaro, le funzioni di ciascuno, secondo la propria vocazione.
In essa si parla per la prima volta anche dei laici, popolo di Dio.
Fu perseguitato sotto l’Impero di Nerva e secondo la tradizione fu condannato al lavoro forzato nelle miniere del Chersoneso Taurico (Crimea), dove soccorse e confortò tanti cristiani esiliati e convertì molti pagani.
Fu martirizzato nel 101.

Lino, Cleto, Clemente
così la storia segna
l’elenco dei Pontefici
dopo il primo ch’è Pietro.

Conosce la Scrittura,
testi ebraici e canonici.
L’imperatore Nerva
lascia tregua alla Chiesa.

C’è discordia a Corinto.
Ci vuole la tua lettera,
– Pontefice di Roma -,
per dare pace ed ordine.

Riafferma sui fedeli
l’autorità del vescovo
e quella del pontefice
riguardo a tutti i vescovi.

Realtà del primato
per ogni tempo e luogo,
in unità di fede
e in ferma obbedienza.

Diviene documento
riletto e meditato
in sede di Concili.
È guida per la Chiesa.

Con ponderata voce
rifulge la saggezza
unita a verità,
che Cristo ha dettato.

Appena nove anni
guidasti tu la Chiesa,
perché ben presto Nerva
si fa persecutore.

Nell’anno centouno
avviene la tua morte.
La tradizione elenca
il tuo nome tra i martiri.

A te la Chiesa dedica
sul colle Celio a Roma
una grande Basilica,
distrutta dall’incendio.

È proprio su quei resti
che sorgerà la nuova.
Si possono ammirare
pitture dell’antica.

O Clemente Romano,
difesa della fede,
onore della Chiesa,
sei venerato Santo.

P. G. Alimonti OFM cap, Vento Impetuoso, vol II, pp 31-32-33