Testimone

Chi mi ha toccato

Gesù rivolse questa domanda alla donna malata, ma
piena di fede che al contatto con lui fu immediatamente
guarita.
Gli uomini che credono cercano Dio per essere guariti.
La preghiera è il segreto per toccare non solo la veste
ma il Cuore di Gesù ed ottenere la guarigione del corpo
e dell’anima.
Questa società è piena di ferite e di malanni, di paura
e di confusione, di peccati e di corruzione.
Ha bisogno del medico e tanto più quanto più s’illude
di stare bene.
I mali e i rischi di morte corrono come l’aria da un
confine all’altro del mondo.
Padre Pio, il grande apostolo del confessionale e
il più grande mistico dei nostri tempi, ha indicato come
rimedio la preghiera personale e la preghiera in comune,
quindi i Gruppi di Preghiera.
Seguiranno le opere di carità.
Luigi Peroni scrive: “Quando la voce di Pio XII
convoca gli uomini, e specialmente i fanciulli, a riunirsi
in comune preghiera; quando torna a ripetere che tutti i
cristiani «debbono dare nella loro vita un posto anche alla
preghiera in comune, la quale ricorda loro che sono fratelli
in Cristo, tenuti a salvare le loro anime non isolatamente,
ma mutuamente assistendosi»; quando, durante gli sconvolgimenti
prodotti dall’odio e dalla guerra, consiglia di «adunare e formare
gruppi di uomini e di giovani che frequentino,
almeno mensilmente la Mensa Eucaristica» e di
condurre a questi gruppi quanti più «amici e conoscenti»
possibile; quando questa voce si eleva, ancor più insistente,
per far presente che «la Chiesa ha urgente bisogno di
fedeli e gruppi di fedeli, di ogni condizione, che, liberi
dalla schiavitù del rispetto umano, conformino tutta la loro
vita e la loro attività ai Comandamenti di Dio e alle leggi
di Cristo», questi Gruppi oranti in unione con Padre Pio,
già esistenti di fatto, divengono, senza bisogno di adattamenti
e trasformazioni, la prima radiosa attuazione dei desideri
del Papa ed assumono il nome di «Gruppi» proprio
in omaggio all’indicazione fornita dalla parola di Lui.
Padre Pio incoraggia e promuove il moltiplicarsi di
questi Gruppi; ne vuol conoscere la vita e le attività.
Quando sente riferire delle opere di bene da essi
compiute, i suoi occhi divengono luminosi di gioia: «…
una fiumana di affetto e di benedizioni – va ripetendo – …
Che continuassero a fare sempre più e sempre meglio, perché,
oltre a fare cosa gradita a Dio, rispondono pienamente
al desiderio del Suo Vicario in terra che da anni va dicendo
questo! …».
I Gruppi sono i naturali eredi dello spirito di preghiera
di Padre Pio e, quindi, anche il focolare a cui devono
attingere coloro che vogliono rendersi promotori di
opere di carità.
Essi ravviveranno lo spirito di «santa orazione e contemplazione»
raccomandata da San Francesco; richiameranno
alla pedagogia della Chiesa, cioè all’arte con cui gli
uomini si avvicinano a Cristo; incoraggeranno coloro che
vogliono interessarsi ai fermenti del nostro tempo, affinché
reinseriscano, nello studio dei problemi umani, oggi
esaminati soprattutto sotto la prospettiva antropologica e
sociologica, anche l’aspetto teologico, affinché dall’esame
delle azioni umane non venga escluso il rapporto che esse
hanno, o stabiliscono, con Dio, con la persona di Cristo e
con la costruzione del regno di Dio” (Luigi Peroni, “Padre Pio il
San Francesco dei nostri tempi, pp. 77-78).
Peroni da lungo tempo, fa parte del Consiglio Generale
della Casa Sollievo.
Ho voluto riportare la testimonianza di un figlio spirituale
di Padre Pio che vive nel mondo e prega.
Fondare e animare i Gruppi di Preghiera è il compito,
che Padre Pio mi ha affidato da quando l’ho conosciuto.
Ne ho fondati centinaia.
Questi Gruppi sono l’ossigeno della Chiesa e la speranza
della pace nel mondo.
 
P. G. Alimonti OFM cap, Raggi di sole, vol. 1, pp 47-48-49-50