Poesie

Indulgenza

È l’abbraccio d’un uomo conquistato da Cristo a tutti gli uomini in cerca di Cristo. È il
meritato elogio del salvatore a colui che si è fatto povero e vittima con Cristo per la salvezza dei
fratelli.
Dalle Fonti Francescane
Nell’anno del Signore 1216, … nella chiesetta della Porziuncola, ove egli pregava, dilagò un
torrente di luce vivissima, si videro la dolce figura di Gesù Cristo e l’immagine sorridente della
beata Vergine, circondate da una gran moltitudine di angeli… Essi chiedevano al serafico Padre
cosa volesse di meglio per la salute eterna delle anime. E Francesco rispose: “Santissimo Padre
nostro, conciossiaché io misero e peccatore, io ti prego che a tutti quanti che, pentiti e confessati,
verranno a visitare questa chiesa, gli conceda ampio e generoso perdono, con una completa
remissione di tutte le loro colpe”. “Quello che tu chiedi, o frate Francesco, è grande – gli disse il
Signore – ma di maggiori cose sei degno e maggiori ne avrai. Accolgo quindi la tua preghiera, ma a
patto che tu domandi al mio Vicario in terra, da parte mia, questa indulgenza”.

Ardente pregai
l’altissimo Dio
e dolce rispose
la Vergin Maria,
il volto suo vidi
fra luce di Cielo:
“Sì, chiedi, Francesco!
Perdono tu cerchi?
Concesso sarà,
ti posso accertare
dall’Onnipotente
che vedi con me”.
Ben misero sono,
o Madre divina,
e troppo mi pare
sia quello che chiedo.
“Tu temi, Francesco?
L’Amore concede!”.
Signore, ti chiedo
che chiunque qui viene
del tutto pentito
dei propri peccati,
ottenga da Te
la piena indulgenza.
“Io voglio, rispose
benigno a me Cristo.
Tu chiedi al Vicario
dovuta conferma.
Più ancora ti devo,
se chiedi, Francesco.
L’amore tuo grande
ricolma la terra.
Battuto è il nemico
dall’umil tua vita.
Il povero saio
è manto di re!
I rami dell’albero
Che accoglie i tuoi figli
Già mostrano in Cielo
Gli splendidi frutti
E cantano gloria
Al trono divino”. (1)
(1) cfr G. Joergensen, S. Francesco d’Assisi, Assisi 1975, pp. 180-181.

P. G. Alimonti OFM cap. Ritratto francescano, vol.2, pp 45-46