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Padre nostro

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Non tutti siamo chiamati da Dio a salvare anime ed a propagare la sua gloria mediante l’alto apostolato della predicazione; e sappiate pure che questo non è l’unico e solo mezzo per raggiungere questi due grandi ideali.

L’anima può propagare la gloria di Dio e lavorare per la salvezza delle anime mediante una vita veramente cristiana, pregando incessantemente il Signore che “venga il suo regno”, che il suo santissimo nome “sia santificato”, che “non c’induca in tentazione”, che “ci liberi dal male”.

Questo è quello che dovete fare ancora voi, offrendo tutta voi stessa e continuamente al Signore per questo fine.

Pregate per i perfidi, pregate per i tiepidi, pregate per i fervorosi ancora, ma specialmente pregate per il sommo Pontefice, per tutti i bisogni spirituali e temporali della santa chiesa, nostra tenerissima madre; ed una preghiera speciale per tutti coloro che lavorano per la salute delle anime e per la gloria di Dio con le missioni fra tanta gente infedele ed incredula.

Vi torno ad esortare di consacrare tutta voi stessa e quante più anime a ciò potete indurre per tutti questi fini espostevi fin qui, e siate certa che questo è il più alto apostolato che un’anima possa esercitare nella chiesa di Dio.

Tenetevi ferma a questa mia dichiarazione, che è appunto ciò che dice pure Gesù, e disprezzate tutte le persuasioni contrarie che il nemico vi verrà suggerendo.
(Padre Pio, Epistolario II, pp 70-71)

Amen

Al cenno tuo si mosse l’energia
e risplendè la luce e il firmamento.
Il mare si distinse dalla terra
e l’uno e l’altra popola la vita.
Il compiaciuto sguardo ne fu l’Amen.

E qui s’aprì il segreto del tuo cuore.
La reggia è molto bella manca il re!
Il soffio che non muore infonderemo
a sostanziale forma di quel limo.
Uomo, tu sei l’immagine di Dio!

Il grido fu reciproco dell’Amen!
Signore Tu del cielo e della terra,
al fianco suo scendesti a conversare
e lui, signor d’un regno così bello,
a Te rendeva grazie per l’onore.

Per l’intelletto gode di tua luce,
ma proprio questo scoppia nell’inganno.
è soverchiato dalla falsa luce
e frantumato cadde come tronco:
il tarlo l’ha già tutto divorato.

Non risuonò su quest’errore l’Amen,
ma la promessa grande di riscatto.
Si veste della nostra carne Cristo,
ci strappa con la morte dall’esilio
ci fa di nuovo dire: “Padre nostro!”

P. Guglielmo Alimonti OFM Cap
“Amen” In attesa dello sposo, p. 61