Poesie

San Michele Arcangelo

Michele significa: “Chi come Dio?”. Cinque volte questo nome è citato nella Sacra Scrittura. Nel libro di Daniele tre volte, una volta nel libro di Giuda e una nell’Apocalisse. Egli è il principe degli Angeli fedeli a Dio.
L’Apocalisse lo cita come “capo supremo dell’esercito celeste”.

La missione degli Arcangeli: servire Dio, contemplare il Suo volto e rendergli gloria. La devozione a San Michele è antica e universale. L’Oriente è ricco di santuari dedicati a lui. Solo a Costantinopoli ci sono più di quindici chiese e monasteri dedicati a San Michele. Anche la chiesa del Cremlino è dedicata a lui.
Tre i santuari col suo nome più celebri: Monte Tancia, nella Sabina; Monte sant’Angelo sul Gargano, forse il più antico in Italia (490) e Monte San Michele in Normandia.

Nel Gargano apparve ben tre volte, finché il vescovo San Lorenzo Maiorano non entrò con altri vescovi nella grotta. L’Arcangelo affermò che non occorreva consacrarla perché già consacrata dalla sua presenza. Vi hanno peregrinato papi, re, regine e molti santi tra cui San Francesco d’Assisi e PadrePio.Quando Odoacre aveva assediato Siponto, il popolopregò San Michele. Un temporale di sabbia mise in fuga quei barbari. Dentro la grotta c’è una bella statua bianca di San Michele, opera del Sansovino (1507).

O San Michele Arcangelo,
proteggi quanti portano
il nome tuo potente
e quanti a te ricorrono.

Tu gli angeli ribelli
sbaragli con la spada.
Daniel nella fornace
proteggi dalle fiamme.

La spada non di ferro:
dell’obbedienza a Dio,
Signore Onnipotente
e dell’eterno Amore.

Lo gridi contro satana:
“ma chi è come Dio?”
Precipita lucifero
nel suo eterno abisso.

Tu angelo sublime
appari nella grotta;
è l’atto d’umiltà:
ti rende ancor piĂą caro.

A tutti noi ricordi
che siamo solo servi,
e ci consola Dio
se sempre Lo lodiamo.

Nell’obbedienza a Lui
noi difendiamo l’anima
e meritiam di piĂą
le dolci Sue carezze.

Il popolo di Dio
dall’uno all’altro mare
t’invoca con fiducia,
ti prega con pietĂ .

Le numerose chiese
son dedicate a te
e fiumi e colli e monti
del nome tuo si fregiano.

Sul Tancia e sul Gargano
hai rivelato a noi,
che tu sei mediatore
del mondo e della Chiesa.

La sguainata spada
riponi nel suo fodero
allor che ci schieriamo
con te e col Signore.

O gran guerrier di Dio,
combatti al nostro fianco.
Abbatti tu lucifero,
che tanto ci minaccia.

Ascolta San Francesco,
che per quaranta giorni
la dura penitenza
in tuo onore offre.

Gradisci la preghiera
del caro Padre Pio,
che pellegrino a piedi
raggiunge la tua grotta.

P. G. Alimonti OFM cap, Vento Impetuoso, vol II, pp 5-6-7