Testimone

Solo spavento

Da buon napoletano Padre Pio raccontava volentieri
le barzellette.
Sapeva accompagnarle con mimica e modulazioni
di voce per cui era impossibile trattenersi dal ridere anche
dopo averla sentita raccontare tante volte.
Una in particolare aveva l’effetto d’una bomba contro
l’aria triste di chi era lì oberato di guai.
Era una iniezione di buon umore che arrivava prima
delle grazie sperate.
Eccola: “C’era un fraticello, rozzo ma non cattivo.
Veniva da una famiglia povera, ma non disperata.
Faceva una gran fatica per adeguarsi alle regole della
vita religiosa. Pian piano tanti difetti se l’era tolti.
Il Padre guardiano ne teneva conto e non perdeva la
speranza di poterlo correggere dal vizio di bere qualche
bicchiere di vino in piĂą quando gli capitava.
L’aveva rimproverato aspramente anche in pubblico,
in coro e in refettorio davanti agli altri frati.
Il giovane provava compunzione; prometteva tra le
lacrime, ma spesso ci ricadeva e non poteva dare la colpa
al vino che era buono.
Un giorno si trovò solo tra le botti in cantina.
L’odore inebriava e la voglia altrettanto.
C’era a portata di mano un bel fiaschetto.
Prende, stappa e giĂą a tracannare.
Di colpo da dietro gli piombano sulle spalle due
mani poderose.
A momenti gli andava tutto di traverso.
Uno spavento terribile. Si volta indietro: era il demonio!
Tirando un sospiro di sollievo, disse: “Meno male;
credevo che fosse il Padre guardiano!”.

P. G. Alimonti OFM cap, Raggi di sole, Vol. 1, pp 237- 238